martedì 12 agosto 2014

Medici, pazienti e... emozioni

Nel 1997 Daniel Goleman, nel suo best seller "Intelligenza Emotiva", scriveva:
"(...) Oggi si può dimostrare scientificamente che - curando lo stato emotivo degli individui insieme alla loro condizione fisica - è possibile ritagliare un margine d'efficacia in termini MEDICI, sia a livello di prevenzione che di trattamento. (...) l'analisi dei dati raccolti in centinaia e centinaia di casi, dimostra come in media si riscontrino - in termini medici - miglioramenti sufficienti per ritenere che l'intervento a livello 'emotivo' debba costituire, soprattutto nelle malattie gravi, una normale componente dell'assistenza medica."

Le cose, da allora, sono migliorate, ma non in tutti i rapporti medico-paziente. La differenza la fanno ancora le persone, non un protocollo che dovrebbe esistere ed essere rispettato.

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